Il tempo misura di ogni cosa eccetto gioia e dolore

26 Nov 2018 | In guerra con me stessa, Su di me

ALICE: PER QUANTO TEMPO È PER SEMPRE? BIANCONIGLIO: A VOLTE, SOLO UN SECONDO.

[LEWIS CARROLL]

La relatività di ogni cosa, e soprattutto del tempo, è al centro di quella che apparentemente può sembrare una favola per bambini: Alice in Wonderland.

Giusto o sbagliato. La strada di casa o quella per la regina di cuori. Grande o piccolo. Reale o immaginario. Nulla è più certo. Ed ecco che nel mondo onirico di Alice si disvelano miriadi di realtà, paradossali, follie nel sentire comune. E festeggi un non compleanno per 364 giorni all’anno.

Il tempo: fulcro secoli di riflessioni, di visioni, di filosofia, di vita.

Ogni tanto mi piace fantasticare che quel ticchettio delle lancette degli orologi che scandisce la nostra vita, che ci indica cosa possiamo, non possiamo, dobbiamo fare in quel momento, che decide per noi, dipendenti e ossessionati da questo marchingegno esattamente come il Bianconiglio, in realtà non abbia valore.

L’ingranaggio che fa scorrere le lancette e ci dice che ore sono non è certo in grado di misurare il tempo della gioia e del dolore. E la misura del tempo cambia quando cambiamo noi. E trasformiamo un minuto di felicità in un’ora perchè vorremmo non finisse mai. E quando siamo tristi anziché accorciare il tempo della malinconia lo prolunghiamo pur sapendo di soffrire. Forse perché sono quelli i momenti in cui siamo davvero vivi, esistiamo davvero. Gli attimi più intensi nella gioia o nel dolore gli unici a durare per sempre.

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