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COLOMBA PASQUALE PROTEICA
Una cascata di mandorle, granella di nocciole e cristalli di stevia…
E parlando di stevia mi riferisco solo ed unicamente alla truvia, e non alla stevia comune che si trova in ogni bar e nello scaffale di qualsiasi supermercato. No, non mi riferisco a quello pseudo dolcificante – un vero insulto anche definirlo tale – dal retrogusto amaro, pregnante, ed esageratamente intenso di liquirizia, sapore che finisce per sovrastare tutte le altre note, impossessarsi del dessert e rovinarlo.
Lasciando così a bocca aperta, amareggiato e deluso lo sfortunato assaggiatore di turno, data la terribile experience.
Questa, a grandi linee e molto sommariamente, la mia pessima esperienza con la stevia che, invece di comportarsi con umiltà da dolcificante come le compete, prova ad ergersi, in malo modo e con prepotenza, a nota dominante.
Potete dunque capire lo scetticismo e la diffidenza nei confronti di qualsivoglia granella, polverina o altrimenti definito, dolcificante che presenti o che abbia un qualche grado di parentela con quell’incubo di zia stevia.
E non scherzo quando dico che, anche se usata con meticolosa parsimonia, centellinata ed aggiunta con ridicola precisione, precisione richiesta al medico, al chirurgo, ma non a chi come me si diverte a sperimentare in cucina un po’ per passione e gola, ed un po’ per lavoro.
Fortunatamente la mia curiosità mi ha portato ha scoprire l’unico ed inimitabile sostituto dello zucchero: la truvia che, presentandosi in cristalli, non solo ha il medesimo sapore, ma anche il medesimo aspetto.
E no, non è assolutamente una sponsorizzazione. E visto che siamo in tema, ci tengo a dirvi che, anche quando si tratta di sponsorizzazioni NESSUNO osa interporsi tra me ed il testo, tra me e la mia recensione, tra me e la mia opinione. Nessuno osa modificare, addolcire, esaltare o mettere il becco nel dialogo tra me e voi, e mai vi sarà! E potete starne certi, e sapete perché? Perché sono maledettamente schietta. Se sia un bene o un male questo non l’ho ancora capito, ma ciò di cui son certa è che si tratta di uno dei pochi punti fermi che ho e soprattutto una costante del mio carattere e, quindi, della mia vita.
Nessuno infatti mi costringe a dare sempre la mia opinione così come nessuno può fermarmi dal fare una pungente recensione negativa.
E, quando adoro un prodotto, si tratti di cibo, di vestiti, cure o altri rimedi naturali, non vedo l’ora di poterlo condividere con voi.
Ma torniamo alla ricetta, come vi dicevo ho preparato una stuzzicante COLOMBA in versione PROTEICA.
La deliziosa crosticina, nutriente ma al contempo leggera, sposandosi splendidamente con la sofficità dell’interno, addolcito da albicocche secche e pepite di cioccolato fondente, vi conquisterà primo morso.
E finalmente, dopo estenuanti digressioni e futili chiacchiere,
è con immenso e sommo piacere che vi presento la Sig. Colomba, ma non una di quelle qualunque, reperibili in qualsivoglia supermercato, le cui rimanenze vengono smaltite giocando su spiccia psicologia, tramite cartelloni fluorescenti e prezzi bomba scritti a caratteri cubitali (c.d. specchietto per le allodole).
E così sia gli assidui frequentatori dei centri commerciali sia le classiche vecchiette smemorate, che però ti stupiscono per acume e memoria quando si tratta dell’offerta del giorno della coop, facili prede del marketing odierno, aiutano le multinazionali a sbarazzarsi delle rimanenze di magazzino.
E via, colombe che vanno via come il pane, dato il prezzo irrisorio ed irresistibile che fino al giorno prima era alle stelle – il che dovrebbe bastare a distogliere dall’acquisto, essendo un palese indice di scarsa qualità ed attenzione ai processi produttivi – stracolme di conservanti e zuccheri raffinati.
Ma basta, chiudiamo la polemica, anche perché io stessa faccio parte di quel gruppo di pecore che, non appena vede l’offerta, vi si fionda a capofitto.
Ogni tanto però, quel poco buon senso rimastomi riesce a farsi valere e a sopprimere la mia insaziabile voglia di dolce, che tento di giustificare arrampicandomi sugli specchi, e sottolineando il prezzo conveniente.
E comunque, per farla breve perché ora sto proprio tergiversando, la mia COLOMBA PROTEICA è perfetta per tutti coloro che vogliono botte piena e moglie ubriaca, alias vogliono magnà ed al contempo avere il six pack… praticamente quello che pretendo io…
Quindi, se anche tu non vuoi rinunciare al gusto, ma ancor meno alla forma fisica, mettiti all’opera perché rimarrai sbalordito dal risultato.
Una ricetta semplice e leggera, niente burro, niente zucchero, latte scremato e truvia per dolcificare, ho inoltre ridotto notevolmente l’apporto glucidico, sostituendo parte della fatina con le proteine al caramello di foodspring che hanno regalato all’impasto un’esplosione di sapore unica nel suo genere.
La colomba è sempre stata e sempre sarà il dolce pasquale per antonomasia, e data la somiglianza al panettone non poteva che essere tra i miei preferiti, anche se ovviamente viene dopo Monsieur Panettone.
Quest’anno però ho voluto azzardare una farcitura desueta fatta di albicocche secche e gocce di cioccolato fondente.
Orsù, mani in pasta e prepariamo questa colombina, l’unica che ti sosterrà nei momenti più critici del fatidico pranzo di pasqua.
La sola che ti darà coraggio di fronte allo sguardo minaccioso della nonna, al tuo ennesimo ma pur sempre timido tentativo di rifiutare una delle 200.400.945.000 portate che questa ha appositamente preparato per il pranzo di Pasqua. Non a caso in periodo di festa si avverte una certa tensione ed i preparativi, i testi dei vari menu prendono facilmente il posto dei pomeriggi a base di pettegolezzi e burraco.
La ricetta è facile e di gran lunga più veloce della classica e, non richiedendo estenuanti tempi di lievitazione, si adatta perfettamente al mio stile di vita ed alla mia giornata, frenetica, fitta di impegni e di cose da fare, e che spesso non mi dà nemmeno il tempo di respirare, ma sempre tra un boccone e l’altro!
Bando alle ciance e andiamo al sodo… mani in pasta e via!
RICETTA
INGREDIENTI
Colomba (750 g)
- 3 uova
- 290 g di farina manitoba
- 60 g di proteine whey al gusto caramello di Foodspring
- 50 g di stevia granulare Truvia
- 90 g di olio di semi di mais
- 170 g di latte magro Granarolo 0%
- 1 scorza di arancia grattugiata
- 1 scorza di limone grattugiata
- ½ fiala di aroma alla mandorla Paneangeli
- ½ fiala di aroma ai fiori d’arancio Paneangeli
- 1 bustina di lievito per torte salate Paneangeli
- 40 g di albicocche disidratate
- 40 g di gocce di cioccolato fondente
Decorazione
- mandorle sgusciate q.b.
- granella di nocciole tostate q.b.
- stevia granulare Truvia q.b.
PROCEDIMENTO
- Rompete le uova, separate i tuorli dagli albumi e montate questi ultimi a neve ferma.
- In un’altra ciotola montate i tuorli con la stevia, aggiungete scorze ed aromi e continuate a lavorarli con delle fruste elettriche.
- Versate ora olio e latte ed a pioggia anche la farina e le proteine.
- Aggiungete il lievito e continuate ad impastare fino ad ottenere un composto omogeneo, denso e leggermente appiccicoso.
- Unite infine albicocche secche e gocce di cioccolato fondente.
- Incorporate anche gli albumi prestando attenzione a non smontarli.
- Versate l’impasto in uno stampo da colomba, e decorate la superficie con granella di nocciole, mandorle e truvia.
- Infornate e cuocete in forno statico preriscaldato a 180° per 40 minuti fino a completa doratura.
- Sfornate e lasciate raffreddare prima di servire.
?Valori nutrizionali per porzione (1/8):
Valore energetico: 332 Kcal
Grassi: 14,1 g
di cui saturi 2,3 g
Carboidrati: 53,3 g
di cui zuccheri 14,8 g
Fibre: 1,1 g
Proteine: 16 g
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Ciao Francesca. Mille complimenti per il tuo lavoro. Sei d’ispirazione. Potresti dirmi la marca della truvia che utilizzi ? Grazie. Un bacione
grazie mille cara!!! la marca è proprio ‘truvia’
Grazie mille!!
io ho le proteine al cioccolato possono andare bene grazie
certo !